venerdì 30 maggio 2014

Kitchen table - Jake Bugg

Me ne sono andato perché ero rimasto sveglio, dopo che avevamo finto di fare pace e avevamo fatto l’amore. Così, mentre dormivi, sono sceso dabbasso, senza accendere le luci. Ho cominciato a strimpellare, piano. Mi viene un po’ da ridere, sai? Come quando mi sgridi che nemmeno un bambino o ti preoccupi per delle cazzate e la mia ilarità ti rende ancora più furiosa. Come viene da ridere a un funerale. Però credimi, forse è meglio ridere e fuggire in tempo. Forse ti lascerò con l’inverno che viene, e mentre penso a questo vedo le foglie degli alberi fuori dalla finestra, agitate dal vento. Solo questo pomeriggio eravamo stesi tra i fiori, presto non saranno che steli gelati. Quanto sei dura nel giudicarmi, tanto quanto era dolce il tuo sguardo. Sembravi amarmi, ma adesso è tutto chiaro: semplicemente, abbiamo smesso. 



Sono andato via dalla tua stanza perché pensavo ai tuoi occhi mentre eri sopra di me e mi scrutavi, e so che stavi leggendo la mia mente, sapevo che potevi setacciarmi l’anima e non trovarci nemmeno un residuo d’amore e so che lo vedevi anche mentre osservavo la tua faccia riempirsi di lacrime e non provavo dolore. Nella luce della luna che tramonta, mi è tutto chiaro: abbiamo smesso, semplicemente. Mi sembra di sentire la tua presenza colma d’odio che continuerà a perseguitarmi, ma è un attimo e sorge un giorno dorato e so che devo andarmene. Ho il cuore spaccato in due, nemmeno una metà è per te.

Ti ho lasciato una canzone sul tavolo della cucina.



Valeria Balistreri



Il pezzo è tratto dalla canzone "Kitchen Table", di Jake Bugg. Per ulteriori informazioni sul testo, e la sua data di pubblicazione, cliccare qui (la pagina è in Inglese)

10 commenti:

  1. Che tristezza..."ho il cuore spaccato in due, nemmeno la metà è per te": quanto è pesante questa frase, non lascia scampo ad una storia ormai finita, rimane solo una canzone.

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  2. Almeno potrà rivendersi la canzone e guadagnarci ahahah.
    Ottimo pezzo!

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  3. Il tavolo della cucina dove non puoi non vedere le cose. Dove si poggiano oggetti di uso quotidiano, dove ci riunisce, si condivide un pasto ecco che che invece diviene veicolo di un messaggio di commiato. Fine di un amore. Brava Valeria, mi è piaciuto questo brano.

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  4. Bellissimo pezzo che incarna la dura realtà, che spesso non ci si rassegna ad accettare, di un amore che muore...mi ha colpito come all'inizio sembra che sia lei a non amare più lui che si attacca alle cazzate, pretesti che spesso si usano per celare infelicità di fondo mente poi la situazione si complica con quel "semplicemente, abbiamo smesso" che lascia intravedere come l'insoddisfazione sia ambivalente per poi arrivare a ribaltare quasi la situazione con lei che piange e lui non prova più amore e nemmeno dolore...brava Valeria, ascolterò la canzone che francamente non conoscevo

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  5. Ringrazio tutti per i bellissimi commenti!
    Jake Bugg non è molto conosciuto in Italia effettivamente, inoltre questa non è nemmeno una delle sue canzoni più famose, anche le mie preferite erano altre. Poi, mentre stavo ascoltando l'album Shrangi La, mi sono soffermata su questa per il suo ritmo ipnotico, ho letto il testo e ho scritto questo brano di getto, in base alle sensazioni che mi davano musica e parole. Poi ho cercato una spiegazione su Internet, e ho trovato che Jake Bugg ha scritto questa canzone proprio dopo essersi lasciato con la sua prima vera e propria ragazza, ma dopo un po' di tempo, riconsiderando il suo ruolo nella fine della relazione, infatti dice "we've not been together for some time now, after how I handled it you're not to blame". L'idea l'avuta per un po' di tempo, ma c'è voluto un po' per poter scrivere effettivamente la canzone, in questo modo è come se adesso fosse in pace con quella parte di se stesso (ha dichiarato a un giornale: "It's a very personal matter and it's a very, very dark song. It's something I just had to get out so that I could feel at peace with that part of myself"). Quindi è proprio come dici tu, Chiara. Inoltre nella canzone lui dice che lei è senza cuore, però poi si rende conto della sua parte di colpa con quella frase che ho citato sopra e nel finale in generale. Io però avevo l'avevo immaginata come una presa di coscienza immediata, con questa persona che man mano che la notte finisce capisce che è finita e va via, dopo essere scivolato, al buio, fino al tavolo della cucina.
    Grazie Adele per avere colto il significato di questo elemento, l'autore lo mette subito, sembra quasi sdrammatizzare una canzone che rischia di diventare melensa (come temo possa essere il mio brano), io invece l'ho messa alla fine. Purtroppo diventare stucchevoli è un rischio grosso quando si parla di sentimenti, io vorrei imparare a gestire bene queste cose. La frase "now my heart's in two, not a half for you" credo serva allo scopo, non è bellissima? Non è mia però XD Solo una traduzione.

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  6. Durante la storia, filosofi, psicologi, studiosi dell'uomo in generale, hanno cercato una collocazione per i sentimenti. Il romantico li posiziona nel cuore e tira fuori continuamente questo elemento biologico che con i sentimenti (sottolineo sentimenti e non emozioni) non ha niente in comune. E' il cervello l'unico vero controllore, gestisce tutto lui, e sebbene possa sembrare complesso, la logica insegna che quando una cosa muore è inutile e dannoso tentare di riportarla in vita e se, tornando al testo, non si riesce a stare bene con una persona, bisogna avere la freddezza e il coraggio di allontanarsi anche per evitare di far del male inutilmente. Anche io all'inizio ho pensato che lei avesse smesso di stare bene, mi piacque molto il ribaltamento.
    La frase del cuore diviso in due non è bellissima (al contrario, meno male che non è tua!) ci sono cose molto più belle nel tuo pezzo:

    Forse ti lascerò con l’inverno che viene, e mentre penso a questo vedo le foglie degli alberi fuori dalla finestra, agitate dal vento

    Nella luce della luna che tramonta, mi è tutto chiaro: abbiamo smesso, semplicemente (bella questa cosa: la luce dovrebbe portare il buio, invece il ribaltamento impone chiarezza)

    Ti ho lasciato una canzone sul tavolo della cucina (tanto bella! I romanticoni la lascerebbero sul comodino sotto un elemento che segna la fine, qui la fine è segnata dalla freddezza)

    Non lo so se questa sia una very very dark song, non mi entusiasmò tantissimo, il tuo pezzo aggiunge tanto valore!

    Complimentazioni

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    1. Grazie Federico!
      Anch'io a un certo punto ho cominciato a chiedermi perché quando parliamo di sentimenti ci riferiamo al cuore, mentre tutto parte dal cervello. Ciò però, secondo me, non vuol dire che tutto sia razionale, i nostri sentimenti forse ce li spieghiamo tutti fino in fondo? Rimane il fatto che il cuore non c'entra niente, interessante comunque la distinzione che hai fatto fra emozioni e sentimenti. Sempre sul cuore: un cuore spezzato è forse l'immagine più consunta di tutti i tempi, a me è piaciuto che subito dopo venga "nemmeno una metà è per te" (in questi casi ci si aspettano altre cose strappalacrime tipo non posso vivere senza di te), attenua la frase prima esprimendo rabbia, distacco e il fatto che in certi casi si soffre più per se stessi o comunque per qualcosa o per qualcuno che non è più quello che si è conosciuto.
      Con dark credo si riferisca al fatto che tutta la canzone è pervasa da questa oscurità della notte, attenuata appena dalla luce della luna, che però è "descending". A me piacque, ripeto, però capisco che possa non piacere, la sua voce in particolare all'inizio la ritenevo fastidiosa, adesso mi piace molto.
      Grazie ancora!

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  7. non conosco la canzone, sto aspettando che il pc la carichi, eppure sembra di sentirla nel ritmo delle parole, il fraseggio è curatissimo, ti costringe a leggere di fila sino alla fine, sino alla tavola e al cuore meno che dimezzato.
    scrittura maturissima, strutturata, ricca senza essere artificiosa, da romanzo intimistico eppure moderna, Valeria, a quando un romanzone-fiume?
    gd

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    1. Mizza! Grazie! Ho cercato proprio di rendere il ritmo ipnotico della canzone, spero tu riesca a ascoltarla :)
      Per un romanzo ci vorrebbe l'idea giusta ;)

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  8. Bel post, Vale, ma triste.
    Anch'io sono stata schiacciata dalla frase "ho il cuore spaccato in due, nemmeno la metà è per te": agghiacciante come l'inverno che sta arrivando.
    Mi chiedo se i rapporti d'amore, coltivati, curati, protetti siano mere fantasie di momenti particolari.
    Complimenti cara.
    L.I.

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