giovedì 21 luglio 2016

Lovely Creature

When I got home, my lovely creature
She was no longer with me
Somewhere she lies, this lovely creature
Beneath the slow drifting sands
With her hair full of ribbons
And green gloves on her hands
Lovely creature - Nick Cave

Mentre cammina fendendo la nebbia di una notte invernale, sente montare in lui quella sua solita inquietudine che gli spezza il respiro, solo che questa volta si tratta di una paura nuova.
Cos’è? Perché mi è venuta in mente l’immagine di lei? È sogno o realtà?
No, non sono folle!
Ecco, la rivede ancora coi suoi capelli al vento pieni di nastri.
Alle mani ha corti guanti verdi – Vuoi passeggiare con me? – le chiede, - Sì, passeggerò con te un pochino – risponde lei e gli prende la mano.

giovedì 18 febbraio 2016

Eroina, Eroina!

Quelle immagini mi incasinavano la testa, faticavo a ricordare dove fosse il bagno di casa. La confusione mi mangia viva: non riesco a mettere i piedi dentro le scarpe perché mi sono schiaffata due grammi in vena. L’operazione che sto per compiere richiede una certa dose di esperienza, mi sento un quadro di Monet messo al contrario, e vedo soltanto fiori che cadono. Ce l’ho fatta, la prima manovra l’ho compiuta. Cazzo, ho dimenticato di mettere i calzini. Smonto quegli aggeggi pieni di lacci e saliva di cane e ci riprovo, stavolta va bene, me lo sento. Questa roba è davvero forte, io sono un tipo sveglio quando si tratta di droghe. 

venerdì 22 gennaio 2016

Sweet Jane

Una cinghiata sulla chiappa destra e una sulla chiappa sinistra. Striscia, zoccola, striscia! Io sono il capo, lei la mia dipendente. La giro, la rigiro, le lecco la figa bagnata sino all’orgasmo (i vicini ci sentono, le tappo la bocca). Lei striscia, l’ho legata con del cordino e un pezzo di catena preso dal magazzino dei miei nonni. Non avevo nient’altro, ma è bastato questo per farla andare su tutte le furie, quella puttana. E questi che sono? Mi fa, ed io le lancio uno schiaffone. Le riempio il viso di carta igienica, la impregno col mio piscio e poi gliela ficco dritto in quella lurida bocca. Adesso sta bene, la zoccola.  Da quella volta avevo capito tante cose. 

mercoledì 23 luglio 2014

Adam's Song - Blink 182


Non avrei mai pensato di morire da sola. 

Com'è, a due giorni dal tuo compleanno? Il buio. Non ci sono candeline, non ci sono fiori né parenti a festeggiarti. Avrei dovuto saperlo. Il suicidio non è qualcosa per cui comprare una torta.
E non venitemi a raccontare la solita storia, per piacere. "Si è ammazzata perché è stata adottata. Veniva dalla Russia, aveva sei anni. Evidentemente non si è mai ambientata al cento per cento".
Idiozie. Qualunquismi buonisti di chi non vuole vedere la verità. Quello era mio padre.Così tanto, che aveva già assunto il ruolo del siciliano geloso. Non potevo uscire. Avevo sedici anni, ma non mi sentivo uguale alle mie amiche. Se telefonava un ragazzo scoppiava l'inferno, si metteva a gridare ed io, faccia a terra, dovevo inventare una scusa e chiudere. Mi seguiva. A ricreazione non potevo andar fuori come facevano tutti gli altri. Dovevo restare rintanata a scuola, perché lui era lì vicino che controllava.
Mi aveva tarpato le ali.

venerdì 20 giugno 2014

La casetta piccolina in Canadà

Finalmente saranno svelati i segreti di Stato e così, dagli atti chiusi in voluminose casseforti, emerge la vera storia di Martin che ora gira solo senza una meta.
Ricordate?
Aveva una casetta piccolina in Canada con vasche e pesciolini e tanti fiori di lillà e tutte le ragazze che passavano di là dicevano che bella la casetta in Canada (ma si riferivano ai pettorali di Martin).
Lui veniva dalla provincia di Sciara, laddove il lavoro era un'incognita sottoposta ad arbitrarie scelte legate a buoni rapporti clientelari.


giovedì 12 giugno 2014

Stairway to heaven - Led Zeppelin

Anni fa, in una giornata di tempesta, nella casa più vecchia del paese, davanti al camino acceso due persone stavano parlando – il tremolio delle fiamme creava ombre sui muri di legno sconnessi, tra le assi asciutte spifferi di tramontana. 

giovedì 5 giugno 2014

The Nameless - Slipknot

Sono patetico e benevolo, dovresti accettarlo, dovresti sottometterti.
Quello che pensi è ciò che mi giustifica.
Ti senti al sicuro, tranquilla. Non hai capito che sei la mia serva in gabbia.
Non tollero questa tua malizia, è solo una debolezza.
Impegnati, sii furibonda, ammettilo. 

Non accondiscendere e non essere nemmeno d’accordo. Il desiderio è la tua rovina, il disappunto, l’indugio. Hai sofferto prima, e adesso soffrirai per me.
Guarda coi tuoi occhi l’ossessione, dalle un altro sguardo, ricorda ogni scelta che fai.