venerdì 20 giugno 2014

La casetta piccolina in Canadà

Finalmente saranno svelati i segreti di Stato e così, dagli atti chiusi in voluminose casseforti, emerge la vera storia di Martin che ora gira solo senza una meta.
Ricordate?
Aveva una casetta piccolina in Canada con vasche e pesciolini e tanti fiori di lillà e tutte le ragazze che passavano di là dicevano che bella la casetta in Canada (ma si riferivano ai pettorali di Martin).
Lui veniva dalla provincia di Sciara, laddove il lavoro era un'incognita sottoposta ad arbitrarie scelte legate a buoni rapporti clientelari.



Un'alba, stufo di chinare la testa e spaccarsi la schiena senza alcuna speranza di risollevarsi, disse a sua moglie:"facciamo le valigie ed emigriamo in Canada", paese lontano, sperduto e freddo ma con ancora frontiere accessibili.
Là ci ricostruiremo una vita degna di questo nome e, forse, una casetta dove vivere in pace i nostri giorni e coltivare un orticello.
Lì arrivarono e Martin trovò subito lavoro in una segheria dove era pagato umanamente e dove venne riconosciuta la sua dedizione e lealtà al lavoro.
Con busta paga mensile e straordinari, la notte Martin sognò di costruire la casetta con annesso giardinetto promessa alla moglie. Nel piccolo orto avrebbe interrato semi di fiori, basilico e menta che dalla sua terra aveva messo in valigia insieme a mutande e canottiere.
Aiutato da improvvisati carpentieri compagni di lavoro, riuscì a costruirsi la casetta dai tetti spioventi, camino, giardinetto con tanti fiori di lillà, vasca con pesciolini. E tutte le ragazze che passavano di là, dicevano Che bella la casetta in Canada (sempre riferendosi ai pettorali e aggiungendo ai loro pensieri anche qualcos'altro).
Ma un giorno Pinco Pallo (noto in zona per le sue losche attività, prepotenze ed invidia) per dispetto la bruciò, ed allora voi direte: Che cosa lui fece?
Rifece un'altra casa piccolina in Canada, con vasche e pesciolini e tanti fiori di lillà.
Martin decise, in accordo con sua moglie, di tacere sull'origine dolosa dell'incendio e si affidò alla intercessione del buon Dio per la ricrescita dei fiori viola.
Rifece tante case piccoline in Canada tante quante Pinco Pallo gliene bruciava.
Ma alla fine, stanco di ricostruzioni e acquari dove comprare i pesciolini, decise una strategia: comprò tanti bulbi di fresie, anemoni, gladioli, giacinti.
Pinco Pallo notoriamente soffriva di rinite ed attacchi di asma allergica.
Martin interrò intorno al vasto orto recintato del suo incendiario nemico tutti i bulbi  e quando seppe che anche la discendenza del suo acerrimo nemico era stata colpita da fenomeni allergici, aggiunse ortica e parietaria in modo che il tutto sembrasse come un invito alla riconciliazione con la Natura.
In primavera la sua vendetta fu completa nè bastarono gli interventi degli allergologi locali per salvare dallo sterminio l'intera famiglia Pinco Pallo.
Ora Martin, in preda a raffreddore da fieno, è ritornato alla sua Sciara. La polizia locale ha fatto indagini sul suo passato da emigrante in Canada in seguito ad una strage da allergia.
Gli atti segretati parlano chiaro: lui ha seminato e sparso parietaria.
Martin vaga in attesa delle decisioni della Commissione Parlamentare.


Quando Martin vedete solo per la città
forse voi penserete dove girando va.
Solo, senza una meta. Solo... ma c'è un perché


Floriana Sciortino

3 commenti:

  1. UNA CANZONETTA ODIOSA CHE SI INFILA IN TESTA E NON PUOI CACCIARLA FUORI..AHAHHA
    MEGLIO IL PEZZO DI FLO!
    GD

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  2. Flo, ma che ironia sottile e intelligente...
    Mi piace.
    L.I.

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  3. Poveretto! Ironia crudele, destino bastardo!
    Brava!
    Nina

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